insieme… ascolto
Ascolto insieme sussurri, grida, voci e suoni piacevoli e sgradevoli. Ascolto, insieme ai molti a cui è giunto all’orecchio, questo antico proverbio: “Abbiamo solo una bocca per parlare e due orecchie per ascoltare: ascoltiamo almeno il doppio!” L’attenzione, tuttavia, è come il buon senso, è merce sempre più rara. Eppure non è impossibile da praticare e valorizzare, basta provare. Coraggio!
Il titolo dell’opera non è casuale: lo sfondo è un soffio di vento ora leggero ora profondo, ora notturno ora diurno dove il caldo e il freddo delle tonalità si temperano nella melodia suonata dai musicisti. Le trombe gialle si stagliano nette nell’ambiente turchino che le accoglie. Sono splendenti, luci accese durante il buio dei nostri silenzi, il triste mutismo di un dialogo spezzato perché ha dimenticato la propria origine, il baricentro del ventre materno, la costante comunicazione che ci nutre; i fasci luminosi che diffonde sono energia vitale per un concerto di uomini nuovi. Ascoltiamolo…
Ascoltare è semplice ma… difficile. La parola semplice è difficile da capire essendo troppo vicina alla natura e al suo perfetto equilibrio tra disarmonie ed armonie. Difficile per noi, almeno in Occidente, che ci siamo allontanati dalla natura e l’artificiale ha preso il sopravvento, ha inquinato la nostra umanità spesso ridotta solo a consumo. Eppure la parola semplice è la più diretta, personale e, paradossalmente, universale perché può richiamarci alla nostra origine, semplice appunto. Purtroppo ciò che è semplice viene confuso spesso con ciò che è superficiale “prendendo lucciole per lanterne”, è il caso di scriverlo, in questa tenebrosa notte culturale.
Ettore Goffi
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